The Brave

Seqenenre-Taa, “The Brave”, ha governato l’Egitto durante il Secondo Periodo Intermedio. Il suo nome significava “Colui che Ra ha reso coraggioso” ed è stato il sovrano che ha iniziato la guerra contro gli Hyksos, sacrificando la sua stessa vita per l’Egitto.

La mummia di Seqenenre-Taa II.
Fonte: www.egypttoday.com
«Non si sa se cadde sul campo di battaglia o se fu vittima di qualche complotto; l’aspetto della sua mummia prova che morì di morte violenta intorno ai quarant’anni d’età. Due o tre uomini, assassini oppure soldati, devono averlo accerchiato e ucciso prima che qualcuno potesse soccorrerlo. […] Il suo corpo deve essere rimasto per qualche tempo là dov’era caduto: una volta ritrovato, la decomposizione era già cominciata e la mummificazione dovette essere compiuta in fretta, meglio che si poté.»
Maspero, Gaston. History Of Egypt, Chaldaea, Syria, Babylonia, and Assyria, Volume 4 (di 12), Project Gutenberg EBook, 16 dicembre 2005

Il Secondo Periodo Intermedio e Seqenenre-Taa II

I periodi intermedi sono quelle fasi della storia egizia caratterizzate da uno sfaldamento del potere centrale. Non c’era più un unico Faraone, ma una serie di governatori che regnavano sulle diverse regioni dell’Egitto.

Il Secondo Periodo Intermedio, oltre ad essere contraddistinto dalle classiche lotte interne, viene ricordato per l’ “invasione” dell’Egitto da parte degli Hyksos, che assunsero il potere sul Delta del Nilo fondando lì la loro capitale, Avaris.

In questo momento di caos a Tebe regnava un sovrano, che iniziò una vera e proprio battaglia verso coloro che riteneva invasori e che ha contribuito, con la sua atroce morte, a liberare l’Egitto.

E’ Seqenenre Taa, figlio e successore di Ahmose e della Grande Sposa Reale Tetisheri.

Taa, il nome di nascita, significa Thot è grande, mentre l’altro, il nome d’incoronazione, Colui che Ra ha reso coraggioso.

Da qui verrà il soprannome The Brave, il coraggioso appunto.

La guerra con gli Hyksos per la liberazione dell’Egitto

Ed in effetti fu il primo sovrano che andò oltre la diplomazia rispondendo ad una provocazione del suo omonimo Hyksos.

Leggenda vuole che il re Apophis inviò un messaggio ostile a Seqenenre, affermando che gli ippopotami che vivevano in una piscina a Tebe erano troppo rumorosi e disturbavano il suo sonno ad Avaris.

A ben 644 km di distanza!

La richiesta finale fu che la piscina sacra di Tebe fosse distrutta.

La fine del papiro è perduta ma, considerate le scoperte archeologiche effettuate, è probabile che Seqenenre-Taa abbia iniziato una serie di battaglie vicino ad Avaris, a Deir el-Ballas.

In effetti, un architrave rinvenuto in questa zona ha confermato che il sito è stato fondato durante il suo regno.

Sembra che in questo periodo Seqenenre-Taa abbia fatto costruire un palazzo in mattoni di fango e, su un pendio adiacente, anche un edificio che, dall’analisi delle fondamenta, sembra fosse un osservatorio militare.

Sul sito di Deir el-Ballas è stata ritrovata anche una grande quantità di una particolare ceramica proveniente dalla Nubia, indicando così la presenza di Nubiani che, evidentemente, erano alleati del Faraone nelle guerre contro gli Hyksos.

Battaglie che terminarono con una definitiva sconfitta del popolo asiatico ad opera di Ahmose, figlio di Seqenenre-Taa.

Di quest’ultimo, però, oltre alle informazioni sopra riportate, se ne perse ogni traccia.

La mummia di Seqenenre-Taa

Fino al 1881, quando Gaston Masperò ritrovò il suo sarcofago nell’ormai famosissima cachette di Deir el Bahari, insieme ad altri importanti sovrani d’Egitto.

Il 9 giugno 1886 Masperò, allora Direttore Generale delle Antichità in Egitto, insieme al medico Daniel Fouquet, sbendò la mummia e gli studiosi si trovarono di fronte ad una scena davvero spaventosa.

Oltre al forte odore di mummia in putrefazione, apparve subito chiaro che il Faraone aveva subìto una morte molto violenta.

Soprattutto, si notarono subito una serie di ferite alla testa, ma nessuna sulle braccia e sul resto del corpo e questo ha aperto tutta una serie di possibili scenari sulle circostanze della morte.

Colpi sul volto del Faraone Seqenenre-Taa II.
Fonte: archaeologynewsnetwork.blogspot.com

Il Faraone Seqenenre-Taa è morto in battaglia, oppure è stato vittima di una cospirazione di palazzo?

Negli anni successivi, ulteriori studi condotti sulla mummia, hanno fatto sì che gli studiosi propendessero per una morte durante la battaglia di Deir el-Ballas.

Infine, uno studio condotto nel 2021 dall’archeologo Zahi Hawass e dalla prof.ssa Sahar Saleem ha definitivamente concluso e descritto nei minimi dettagli la morte, veramente atroce, del Faraone Seqenenre-Taa.

Non solo, ma è stata fatta luce anche sulla particolare tecnica di mummificazione utilizzata, che venne praticata, come si è capito, in un vero e proprio laboratorio reale d’imbalsamazione.

(Per approfondire le ultime analisi sulla mummia, cliccate QUI).

Nonostante il suo breve regno, il Faraone Seqenenre-Taa è stata una delle figure principali della storia d’Egitto.

Senza il suo finale ed estremo atto di coraggio, vendicato poi dai suoi successori, l’Egitto non sarebbe mai stato liberato dagli “invasori” Hyksos e, probabilmente, non sarebbe esistita l’epoca d’oro della civiltà egizia: il Nuovo Regno.

Ecco perché il Faraone Seqenenre-Taa ha preso parte, con tutti gli onori che merita, alla spettacolare Pharaoh’s Golden Parade, che ha avuto luogo il 3 aprile.

I carri.
Fonte: tg24.sky.it

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