Da “Misteri” a “Segreto”: il nuovo libro di Ardelio Loppi

La scoperta della tomba di Tutankhamon è davvero avvenuta il 4 novembre del 1922? Non secondo il fotografo e documentarista Ardelio Loppi che nel suo romanzo “Segreto” presentato alla Fiera del libro di Roma, ci racconta un’altra verità. L’autore conduce il lettore verso una stupefacente conclusione, destinata a far molto rumore non solo fra gli egittologi, ma anche fra gli appassionati di questa straordinaria civiltà.

Articolo pubblicato sulla rubrica “Tesori sotto la sabbia” del sito online www.larotta.it

Copertina del libro.
www.unilibro.it

Avrebbe dovuto intitolarsi “Misteri” il romanzo di Ardelio Loppi.

Sì, perché, quando si parla di Tutankhamon e di tutto ciò che gli ruota attorno, l’aggettivo “misterioso” è uno dei primi a venire in mente.

Lo è la sua breve vita, condannata dopo la sua morte ad una vera e propria damnatio memoriae; lo è la sua genealogia anche se oggi, grazie alle analisi del DNA, abbiamo qualche risposta in più; lo è la sua morte perché, nonostante le ultime analisi sembrano condurre verso una morte per malattia, c’è ancora chi avvalla la teoria del complotto e, di conseguenza, dell’assassinio.

Infine, last but not least, sembra sia misteriosa anche la scoperta stessa della sua tomba.

A dire il vero, secondo il reporter, fotografo e scrittore Ardelio Loppi in quest’ultimo caso, di “misterioso” c’è ben poco!

Avendo studiato per anni innumerevoli documenti sull’argomento è convinto che il ritrovamento del sepolcro del Faraone bambino sia avvenuto nel 1919; ben tre anni prima della data ufficiale, il 4 novembre del 1922.

Non è tutto: Loppi crede che non solo i colleghi di Carter, ma anche gli archeologi dei nostri tempi debbano essere arrivati alla stessa conclusione.

Afferma, infatti, che ci sono talmente tante prove (non solo indiziarie, ma anche probanti), che è semplicemente impossibile che lo scrittore possa essere l’unico ad aver scoperto la “bugia” di Howard Carter.

È che forse, come scrive Loppi nell’introduzione del libro: “certi segreti sono inconfessabili”.

Ed ecco, quindi, che la scelta di cambiare titolo al romanzo diventa quasi un obbligo: da “Misteri” nasce “Segreto”.

Pubblicato ad ottobre 2019 edito dal Gruppo Albatros-Il Filo e presentato alla Fiera del Libro di Roma, “Segreto” è una riscrittura romanzata della scoperta della tomba di Tutankhamon da parte dell’archeologo inglese Howard Carter e del suo finanziatore Lord Carnarvon.

E proprio l’idea del romanzo storico è stata la scelta vincente da parte dell’autore.

Le accurate descrizioni di paesaggi, personaggi e situazioni trasportano il lettore direttamente nell’Egitto degli anni ’20 e nel caldo soffocante della Valle dei Re. Il tempo presente e i dialoghi serrati, inoltre, rendono la narrazione molto fluida e, soprattutto, avvincente.

Correlato da una sorprendente e, per certi versi, illuminante postfazione e da meravigliose immagini, questo testo, storicamente molto accurato, ci offre un quadro quasi inedito di Howard Carter: viene messo in mostra il leggendario “caratteraccio” dell’archeologo, i suoi dubbi e le sue incertezze, ma soprattutto la caparbietà che l’ha portato ad effettuare la più grande scoperta del secolo.

Un Howard Carter molto umano, quindi, che probabilmente non sarà stato esente da sbagli o bugie, un po’ come tutti noi.

Ciò, ovviamente, e risulta ben chiaro nell’introduzione del libro, non ne sminuisce in alcun modo i meriti.

Al termine della lettura, ci si ritrova con molti altri spunti di riflessione e altrettante nuove domande.

E questo, forse, c’era da aspettarselo, perché come giustamente scritto da Loppi e come ormai dovremmo aver capito tutti: “Quando si tratta di Tutankhamon, misteri e segreti sembrano non finire mai”.

Elena Cappannella

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *