Dahshur, giovedì 21 marzo 2024. La missione archeologica egiziano-tedesca affiliata all’Istituto Archeologico Tedesco, guidata dal dottor Stefan Seidlmayer, è riuscita a scoprire una mastaba risalente all’epoca dell’Antico Regno durante i suoi lavori nell’area archeologica di Dahshur.
Un’enorme mastaba dell’Antico Regno con rari e bellissimi reperti iconografici è stata portata alla luce durante uno scavo archeologico nella necropoli di Dahshur, a circa 15 miglia a sud del Cairo (Egitto). Gli scavi sono stati effettuati da un team dell’Istituto Archeologico Tedesco del Cairo.
La missione archeologica del dottor Stephan Seidlmayer, capo della squadra di scavo, nel sito iniziò nel 1976. Gli scavi iniziali si concentrarono principalmente sulle piramidi commissionate dal faraone Snefru, vale a dire la Piramide romboidale e la Piramide rossa della IV dinastia dell’Antico Regno, nonché la Piramide nera del faraone Amenemhat III (XII dinastia, Medio Regno). È interessante notare che questo sito ospita anche i resti della Piramide bianca del faraone Amenemhat II insieme al relativo complesso (XII dinastia, Medio Regno).
In tempi recenti, tuttavia, la missione ha spostato la sua attenzione verso il dissotterramento di tombe appartenenti a personaggi importanti come funzionari, sacerdoti e amministratori dell’epoca. Come spiegato dal gruppo di ricerca, la mastaba fa parte, infatti, di un vasto cimitero dove venivano sepolti gli abitanti della città dei costruttori della Piramide Rossa.
Secondo il dottor Seidlmayer, gli studi preliminari della mastaba suggeriscono che la tomba fu costruita alla fine della Quinta o all’inizio della Sesta dinastia (2600 a.C., circa). La mastaba è costruita in mattoni di fango e le iscrizioni su una grande falsa porta in pietra calcarea indicano che la tomba era il luogo di riposo finale di un uomo di nome Seneb-Nebef, che prestò servizio all’interno del palazzo reale, svolgendo vari ruoli amministrativi, e di sua moglie Idet, una Sacerdotessa di Hathor, Signora del Sicomoro. Questa scoperta si distingue per la sua eccezionale decorazione pittorica, rara nella necropoli di Dahshur, come notato dallo stesso Seidlmayer.
Il dottor Al-Laithi, Segretario Generale ad interim del Consiglio Supremo delle Antichità e capo del settore di conservazione e registrazione delle antichità presso il Consiglio Supremo delle Antichità, ha aggiunto che l’importanza della mastaba è dovuta anche alle sue meravigliose iscrizioni e iconografia. I temi raffigurati sulle sue pareti includono varie attività della vita quotidiana. Dalla coltivazione del grano, la navigazione sul fiume Nilo, il commercio e il mercato, nonché scene di sacrifici, rari nelle mastabe di Dahshur. Sono inoltre presenti raffigurazioni di servitori che presentano le offerte. Il dottor Seidelmeyer ha sottolineato che la missione completerà gli scavi nel sito. Il prossimo periodo sarà dedicato alla pulizia e alla documentazione del cimitero e delle sue iscrizioni
Altre scoperte significative della missione includono una tomba appartenente ai servitori del palazzo dell’era di Amenemhat II (Medio Regno, circa 1880 a.C.). Ci sarebbe, inoltre, un luogo non meglio specificato relativo alla piramide romboidale. Infine, una strada rialzata che collega le due strutture e un giardino rituale associato al Tempio della Valle.
Il dottor Zeidelmeier ha spiegato che saranno intrapresi ulteriori lavori sul sito della mastaba per scoprire altri segreti nascosti all’interno.
Fonti
Claudio Lombardelli