Lord Carnarvon: quando un incidente cambia la vita

George Herbert, quinto conte di Carnarvon. Il suo nome è legato indissolubilmente ad altri due personaggi storici: un archeologo, Howard Carter, e un antico Faraone d’Egitto, Tutankhamon. La sua morte, inoltre, avvenuta il 5 aprile del 1923 diede modo ai giornalisti dell’epoca di diffondere una storia che influenzerà ogni arte futura, dal cinema alla letteratura. La Maledizione di Tutankhamon.

George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V conte di Carnarvon.
Fonte: www.touregypt.net

I primi anni

George Edward Stanhope Molyneux Herbert nacque il 26 giugno 1866 in Inghilterra e precisamente ad Highclere Castle, nell’Hampshire.

Studiò dapprima ad Eton e poi al Trinity College di Cambridge.

Alla morte del padre, nel 1890, divenne il V conte di Carnarvon e fu nel 1895 che sposò Almina Victoria Maria Alexandra Wombwell.

Quest’ultima sembra fosse la figlia illegittima di Alfred de Rothschild, membro non sposato dell’importante famiglia di banchieri Rothschild d’Inghilterra che fece di Lady Carnarvon la sua erede.

Ricchissimo, il “nostro” Lord Carnarvon divenne inizialmente noto soprattutto come proprietario di cavalli da corsa.

Nel 1902, fondò l’Highclere Stud per allevare cavalli da corsa purosangue.

Nel 1905 fu nominato commissario del nuovo ippodromo di Newbury ed è da allora che la sua famiglia mantiene tale ruolo.

Non solo, ma Lord George Herbert Carnarvon, in quegli anni, era anche conosciuto come pilota automobilistico.

L’incontro con l’Egitto

Ed un pilota spericolato anche.

Al punto tale che, nel 1901, un grave incidente automobilistico lo portò vicinissimo alla morte.

Ma fu proprio questo avvenimento che, inaspettatamente, gli cambierà la vita, guidandolo verso il suo destino.

A causa dell’incidente, infatti, la sua salute era sempre più cagionevole e molto sensibile al freddo e all’umidità del clima inglese.

Per questo i medici consigliarono a Carnarvon di trascorrere gli inverni in luoghi caldi, come l’Egitto.

Fu così che il lord inglese trascorrerà sempre più tempo al Cairo, nonostante la vita fosse abbastanza noiosa.

Ecco che iniziò a dedicarsi ad un nuovo hobby: la raccolta di manufatti locali.

Fu questo che lo fece appassionare all’Egittologia e iniziò a dedicarvi sempre più tempo ed entusiasmo.

Egittologo

A volte, anche Lady Carnarvon accompagnava il marito a supervisionare gli scavi, ma i primi tentativi si rivelarono un fallimento.

Capì che il problema era dovuto alla mancanza di una vera e propria istruzione archeologica e che aveva bisogno di qualcuno con esperienza sul campo.

Gaston Masperò, allora direttore generale delle antichità egizie, gli fece incontrare un giovane archeologo inglese caduto in disgrazia a causa di un diverbio con dei turisti francesi.

Howard Carter.

Carter e lord Carnarvon. Fonte: www.ladycarnarvon.com

Sorprendentemente, i due diventarono amici.

L’archeologo, grazie ai finanziamenti del lord inglese potè tornare a fare ciò che amava di più, scavare, mentre Lord Carnarvon potè collezionare molti reperti antichi.

Dal 1907 scoprirono la tomba decorata di Tetiky, un sindaco di Tebe della XVIII dinastia, e una tomba con due tavolette di legno, contenenti la Massime di Ptahhotep, uno dei primi esempi egizi di letteratura sapienziale.

Nel 1914 Carnarvon e Carter trovarono la loro prima tomba reale, quella di Amenhotep I, antenato di Tutankhamon, e di sua madre Ahmose-Nefertari.

Ecco che, la vita di entrambi, inizia a legarsi al personaggio più misterioso della storia egizia, oggi come allora.

Tutankhamon.

Fu per cercare la sua tomba che nel 1915 iniziarono a volgere la loro attenzione verso la Valle dei Re, luogo di sepoltura dei sovrani dell’antico Egitto.

La concessione allo scavo era detenuta dall’avvocato ed egittologo americano Theodore Davis, che però la lasciò volentieri a Lord Carnarvon convinto che, ormai, la zona fosse archeologicamente esaurita.

Grave errore, come ci insegnerà la storia che, a volte, sa essere davvero sorprendente.

Dopo un’interruzione durante la Prima guerra mondiale, gli scavi ripresero, ma la fortuna sembrava aver abbandonato i due amici.

Che la Valle dei Re fosse veramente esaurita?

Carter non lo credeva e quando Lord Carnarvon, demoralizzato, lo convocò ad Highclere Castle nel 1922 per comunicargli che non avrebbe finanziato altri scavi, riuscì a convincere il mecenate.

Avevano solo un ultimo anno per effettuare la scoperta che avrebbe cambiato le vite di entrambi.

E quello che sembrava impossibile, accadde il 4 novembre 1922.

𝙵𝚒𝚗𝚊𝚕𝚖𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚜𝚝𝚛𝚊𝚘𝚛𝚍𝚒𝚗𝚊𝚛𝚒𝚊 𝚜𝚌𝚘𝚙𝚎𝚛𝚝𝚊 𝚗𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚅𝚊𝚕𝚕𝚎 𝚂𝚃𝙾𝙿

𝙶𝚛𝚊𝚗𝚍𝚒𝚘𝚜𝚊 𝚝𝚘𝚖𝚋𝚊 𝚌𝚘𝚗 𝚜𝚒𝚐𝚒𝚕𝚕𝚒 𝚒𝚗𝚝𝚊𝚝𝚝𝚒 𝚂𝚃𝙾𝙿

𝚁𝚒𝚌𝚘𝚙𝚎𝚛𝚝𝚘 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚏𝚒𝚗𝚘 𝚟𝚘𝚜𝚝𝚛𝚊 𝚟𝚎𝚗𝚞𝚝𝚊 𝚂𝚃𝙾𝙿

𝙲𝚘𝚗𝚐𝚛𝚊𝚝𝚞𝚕𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚒

Il 17 febbraio 1923 aprirono insieme la tomba intatta del Faraone Tutankhamon (XVIII dinastia), regalando al mondo reperti ed immagini ancora oggi insuperati.

L’archeologo Howard Carter e il suo mecenate Lord Carnarvon divennero famosi in tutto il mondo ma, se la vita può essere straordinariamente sorprendente, al contempo, improvvisamente, può spazzare via tutto come un colpo di spugna.

George Edward Stanhope Molyneux Herbert, quinto conte di Carnarvon, infatti, non vivrà abbastanza per godere di quella fama.

Morte

Due mesi dopo, il 5 aprile 1923 Carnarvon morì improvvisamente a causa di un avvelenamento del sangue dopo aver accidentalmente rasato una puntura di zanzara infetta da erisipela.

I giornalisti dell’epoca, che non avevano l’esclusiva della scoperta concessa solo al Times, colsero al volo l’occasione e misero in giro la storia della vendetta del giovane re contro coloro che avevano osato disturbare il suo riposo.

Si diffuse quella storia che, insieme alla scoperta della tomba stessa, stravolgerà l’arte dell’epoca e futura guidando il mondo verso l’Egittomania: la Maledizione di Tutankhamon.

A ragione venne soprannominata “la scoperta del secolo” quella della tomba di Tutankhamon.

Diede fama imperitura a bene tre uomini: Tutankhamon, ovviamente, Howard Carter e la sua caparbietà e, soprattutto, colui senza il quale il Faraone Bambino, probabilmente, riposerebbe ancora sotto le sabbie del deserto:

George Herbert, Lord di Carnarvon.

Fonte

Personalità

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Elena Cappannella

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