Dove abitavano gli antichi Egizi?

A volte, le idee per scrivere un articolo nascono così, improvvisamente. In questo caso, il tutto è nato da una semplice domanda: come vivevano gli antichi Egizi? E soprattutto, come erano fatte le case in cui abitavano?

Ricostruzione di una casa di Deir-el-Medina

Vi è mai capitato di chiedervi come viveva il popolo del Nilo? Oppure magari di fantasticare sulle loro abitudini, sulle strade in cui camminavano, oppure sulle case che abitavano?

Ecco, le case

Le differenze sociali sono sempre esistite e, probabilmente, sempre esisteranno. Vero è che, nel passato, erano più facilmente individuabili e, forse, proprio nelle abitazioni, più manifeste.

Se da un lato il Faraone e la famiglia reale viveva in grandi palazzi, dall’altra il popolo abitava in capanne di fango con il tetto di paglia ed una o al massimo due stanze.

Capanna con tetto di paglia.
Fonte: ilmondodiaura.altervista.org

Nel mezzo, i funzionari ed i nobili, con le loro case costruite a due o tre piani e gli splendidi giardini in cui organizzare sontuosi banchetti.

Tali abitazioni erano organizzate in base alla funzione adibita ai vari spazi: il piano terra per le attività lavorative e di servizio (cucina e dispense), il primo piano destinato al ricevimento degli ospiti, mentre all’ultimo piano si potevano trovare le camere da letto e l’harem. La servitù, generalmente, aveva le proprie stanze nei piani alti della casa.

Il giardino, arricchito con un laghetto e degli alberi da frutto, era considerato il luogo d’incontro più importante dell’abitazione.

Un’altra classe era estremamente importante nell’organizzazione sociale dell’antico Egitto: i lavoratori adibiti alla costruzione e decorazione delle tombe della Valle dei Re.

Questi ultimi vivevano nel villaggio operaio di Deir-el-Medina, scoperto dalla Missione Archeologica Italiana (M.A.I.), guidata dall’allora direttore del Museo Egizio di Torino, Ernesto Schiaparelli. Tale scoperta è stata fondamentale per comprendere diversi aspetti della vita quotidiana dell’epoca compresa, ovviamente, la struttura stessa del villaggio e delle sue case.

I mattoni
Fonte: ilmondodiaura.altervista.org

Dai rilievi effettuati sembra che le circa 70 abitazioni che costituivano Deir-el-Medina fossero state realizzate in mattoni crudi; con degli stampi appositi si dava la forma a fango, paglia ed acqua, lasciando poi essiccare il tutto al sole.

Il pavimento era in terra battuta a volte coperto da stuoie, mentre il tetto da foglie di palma poi ricoperte con la stessa argilla utilizzata per le pareti.

Le case, il cui accesso si affacciava sulla strada del villaggio, erano di solito costituite da quattro stanze: l’ingresso, una grande sala principale, un corridoio che conduceva ad una o due stanze (con la funzione di camere da letto o ripostigli) ed infine, la cucina.

La prima stanza aveva una particolare struttura rettangolare rialzata da terra con dei gradini, la cui funzione è ancora oggetto di dibattito. Tuttavia, è opinione comune che questa fosse una sorta di altare domestico con delle divinità protettrici.

La sala principale era una specie di soggiorno con al centro una colonna ed una bassa piattaforma in mattoni di fango con schienale e braccioli, che veniva utilizzata come divano per ricevere gli ospiti. A volte, era anche usata durante il giorno per consumare i pasti oppure, la notte, come letto.

Proseguendo il nostro “viaggio” all’interno di una casa di operai incontriamo la cucina, a cielo aperto, con un braciere, un forno o comunque tutto il necessario per cucinare.

Qui si apriva una scala che portava alla terrazza e un accesso alla cantina sotterranea: scavata ad una profondità di circa due o tre metri, era uno spazio buio e freddo usato come ripostiglio per il cibo, che veniva così tenuto lontano dal calore, prevalente invece all’esterno.

In tutte le tipologie di case qui descritte, l’arredamento era essenziale e votato alla comodità.

C’erano panche, sgabelli, stuoie e letti sostenuti da un telaio e dotati di poggiatesta.

Letto di Kha con poggiatesta.
Museo Egizio di Torino

Vasi o panieri contenevano cibi o oggetti di uso quotidiano, mentre vestiti e prodotti da toilette erano riposti in cofanetti e bauli.

Qui sotto potrete visualizzare un VIDEO che vi condurrà in un vero e proprio viaggio all’interno di un’abitazione di Deir-el-Medina.

Avete mai pensato di riprodurre la struttura di una casa di operai dell’antico Egitto utilizzando pochi e semplici oggetti?

Siete pronti a scoprire tante altre curiosità sulla quotidianità nell’antico Egitto? Allora andate alla nostra Raccolta bibliografica, sezione Aspetti quotidiani, ma non troppo, dell’antico Egitto.

Fonti

  • www.sapere.it
  • ilmondodilaura.altervista.org
  • terradeifaraoni.blogspot.com
  • www.anticoegitto.net

Elena Cappannella

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