Una donna oltre la leggenda

Martedì 21 marzo sarà presentato a Roma presso la Sala Consiliare Martiri di Forte Bravetta, alle ore 16:00, l’ultimo libro di Giuseppe Lorin “Cleopatra, la schiava dei romani. Viaggio introduttivo nella terra dei faraoni”.

La copertina del testo.
Per gentile concessione di Bonfirraro editore

Giuseppe Lorin, scrittore, attore, regista e saggista romano ha pubblicato il suo ultimo libro nel 2019.

Ben quattro anni trascorsi alla ricerca “disperata” di documenti che recassero informazioni concrete sulla personalità e attività politica di uno dei personaggi maggiormente sminuiti dai suoi contemporanei: Cleopatra, l’ultima Regina d’Egitto.

Da questo studio è nato Cleopatra, la schiava dei romani. Viaggio introduttivo nella terra dei faraoni, edito dalla Casa Editrice indipendente Bonfirraro Editore e pubblicato venerdì 10 marzo.

Troppi romanzi e troppe versioni cinematografiche, spesso liberamente ispirati alla storia, hanno fatto sì che ci fosse, secondo l’autore, la necessità di ritrovare la vera immagine di Cleopatra.

E’ stato inevitabile così parlare dell’evoluzione socio-politica dell’Egitto, per comprendere l’unicità di una cultura e di un paese che passò da importante snodo geo-politico a colonia romana.

Come ricorda il Comunicato Stampa della Bonfirraro Editore la storia di Cleopatra è legata a doppio filo agli uomini più potenti del suo tempo che, pur sedotti dalla sua intelligenza e cultura, riuscirono a coinvolgerla nei loro progetti.

Che lei accettò con un unico obiettivo: il bene del suo Regno e dei suoi figli.

La sua politica mirò sempre alla tutela dell’identità e dell’indipendenza della sua dinastia tolemaica.

Un testo complesso questo di Giuseppe Lorin, frutto di un “lavoro laborioso” per dare la giusta dignità a un personaggio storico di grande spessore.

Un saggio che sarà presentato martedì 21 marzo a Roma presso la Sala Consiliare Martiri di Forte Bravetta alle ore 16:00. Oltre all’autore interverranno Elisa Carrisi e Piero Meogrossi. Letture a cura di Chiara Pavoni e di Michela Zanarella.

Elena Cappannella

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