Le scoperte a Saqqara non si fermano

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa in cui è stata annunciata l’enorme scoperta avvenuta a Saqqara nei giorni scorsi. Con oltre 100 sarcofagi e circa 40 splendide statue sembra che possa essere veramente la più grande del 2020. Ma, a questo punto, non si può più azzardare nessuna certezza, perché le sorprese sono davvero dietro l’angolo.

La conferenza stampa
Fonte: Pagina Facebook Panorami d’Egitto

Tre pozzi funerari di circa 12 metri.

Questo è il sito all’interno del quale sono stati trovati gli innumerevoli oggetti presentati durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella splendida cornice di Saqqara.

Come ha ricordato il dr. Khaled el-Anany, Ministro delle Antichità e del Turismo, questo luogo è importante tanto quanto Giza, che ospita le tre piramidi; è a Saqqara, infatti, che si trova la prima piramide, quella a gradoni di Imhotep, da cui poi sono state realizzate le altre.

Inoltre, il dr. el-Anany ha tenuto a sottolineare che sono ormai ben tre anni che vengono annunciate scoperte nell’area del Bubasteion di Saqqara e che, addirittura, sembra che quella attuale non sia nemmeno l’ultima!

Durante la conferenza che si è tenuta questa mattina sono stati presentati alla stampa egiziana ed internazionale gli innumerevoli oggetti ritrovati nei tre pozzi.

Primi fra tutti, gli oltre 100 sarcofagi in legno dai colori vividi e perfettamente conservati, che supera di gran lunga il numero di quelli ritrovati ed annunciati nella scorsa conferenza, che si tenne sempre a Saqqara i primi di ottobre.

I sarcofagi presentati alla conferenza
Fonte: Pagina Facebook Dr. Mostafa Waziri

E poi, ushabti, casse canopiche e altre che servivano a contenere le statuette in faïence, maschere funerarie e, last but not least, ben 40 statue in legno, fra cui ne risalta una stante molto ben conservata.

Come ormai di consuetudine, anche oggi è stato aperto un sarcofago all’interno del quale anche al mummia risulta essere ben conservata; infatti il dr. Mostafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha sottolineato la bellezza del suo volto; non solo, ma ha anche affermato che, secondo lui, la mummia apparterrebbe all’era tolemaica, indicando che questi pozzi sono stati utilizzati per più tempo rispetto a ciò che inizialmente si pensava.

Questa volta, però, all’apertura si è aggiunta un’affascinante novità: un’analisi in diretta della mummia, utilizzando uno scanner portatile a raggi X, a cui hanno assistito i tanti giornalisti e gli ambasciatori presenti alla conferenza.

L’analisi a raggi X
Fonte: Pagina Facebook Panorami d’Egitto

Lo scopo, ovviamente, era quello di identificare l’età, il sesso e la tecnica di mummificazione.

Secondo quanto riferito dal Ministro Khaled el-Anany, alcuni sarcofagi ed oggetti saranno trasferiti in tre musei: il Museo della Civiltà, al centro del Cairo, il Grand Egyptian Museum e il Museo Egizio del Cairo, del quale tra l’altro ricorre domani, 15 novembre, il 118° anniversario.

Come detto, sembra che l’Egitto ci riserverà in futuro ancora altre sorprese.

Infatti il dr. Waziri, capo della missione archeologica egiziana che lavora a Saqqara, ha affermato che sono in corso, sempre nella stessa zona, dei lavori ad un antico laboratorio per la realizzazione di sarcofagi in legno, che dovrebbe essere presentata nel 2021.

Infine, il Ministro el-Anany ha concluso con un’affermazione a dir poco sensazionale: sarà annunciata a breve, forse già a dicembre, un’altra enorme scoperta avvenuta a Saqqara.

Altre immagini dalla conferenza stampa

Fonti

Elena Cappannella

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