Sesto anno a Saqqara: ennesima scoperta!

Sesto anno consecutivo di scavi nel sito di Saqqara. Risultato? Ennesima importante scoperta. Dalla conferenza stampa che si è tenuta lo scorso sabato direttamente dalla necropoli Mostafa Waziri ha annunciato come quest’anno siano venuti alla luce due laboratori d’imbalsamazione, due tombe e diversi altri reperti.

I laboratori d’imbalsamazione

Sabato 27 maggio si è tenuta in Egitto e precisamente nella necropoli di Saqqara (a circa 30 km dal Cairo) una conferenza stampa per annunciare al mondo l’ultima delle innumerevoli scoperte avvenuta proprio in questo sito archeologico.

Infatti, la missione egiziana al suo sesto anno di lavoro, guidata dal Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità Mostafa Waziri, ha portato alla luce i due più grandi laboratori di imbalsamazione egizi, uno per gli uomini e l’altro per gli animali sacri, risalenti alla trentesima dinastia e al periodo tolemaico.

Il laboratorio destinato alla mummificazione umana è di forma rettangolare e all’interno suddiviso in diverse stanze dotate di letti di pietra per adagiarvi il defunto.

Ogni struttura, ricoperta di gesso, è lunga due metri, larga 50 cm e termina con canali di scolo.

Inoltre, all’interno di ogni stanza del laboratorio, la missione ha portato alla luce vasi di argilla (tra cui quelli utilizzati per la mummificazione), nonché una collezione di strumenti e vasi rituali.

Anche il laboratorio per l’imbalsamazione degli animali sacri è di forma rettangolare ed è fatto di fango con pavimenti in pietra.

Anche in questo caso gli archeologi hanno ritrovato un gruppo di stanze all’interno delle quali è stata rinvenuta una collezione di vasi di argilla e di sepolture per animali insieme a strumenti di bronzo utilizzati nel processo di mummificazione.

Due tombe: una dell’Antico Regno e l’altra del Nuovo Regno

Durante la conferenza stampa è stata annunciata anche un’altra importante scoperta: quella di due tombe, risalenti all’Antico e Nuovo Regno, ed una serie di altri manufatti.

La sepoltura dell’Antico Regno appartiene a Ne Hesut Ba, un alto funzionario della V dinastia, capo degli scribi e sacerdote di Horus e Maat.

Questa tomba, dalla tipica struttura “a mastaba”, presenta una facciata dipinta su pietra con incisi i nomi del defunto e della moglie, un architrave con i diversi titoli della coppia, e pitture raffiguranti scene di vita quotidiana.

L’altra tomba, invece, apparteneva ad un sacerdote Qadish, chiamato Men Kheber, della XVIII dinastia (Nuovo Regno).

Scavata nella roccia e simile alla tomba dell’Antico Regno, questa struttura ha una porta e un architrave con i nomi del defunto e della moglie. Al suo interno è stata rivenuta una nicchia con una statua in alabastro lunga un metro, decorata con geroglifici blu che rappresentano il proprietario della tomba, vestito con un abito lungo, una parrucca, e un fiore di loto in mano.

Fra gli altri reperti rinvenuti e mostrati durante la conferenza stampa vi è anche la collezione di statue in legno di un uomo di nome Nesu Henu e di sua moglie, della V dinastia, e un sarcofago antropoide risalente al III Periodo intermedio. Sono state trovate una serie di statuette ushabti.

Sarcofago del III Periodo Intermedio.
Fonte: Pagina Facebook Ministero del Turismo e delle Antichità

Sabato, all’incontro con giornalisti egiziani ed internazionali non poteva mancare il Ministro del Turismo e delle Antichità Ahmed Issa.

Quest’ultimo ha innanzitutto espresso il suo apprezzamento per l’importante lavoro svolto dalla missione archeologica egiziana.

Si è dichiarato, inoltre, estremamente felice di essere a Saqqara, una delle più grandi necropoli reali in Egitto che ospita il più antico edificio in pietra della storia, la Piramide a Gradoni di Djoser.

Il Ministro, infine, ha affermato che “L’Egitto, in particolare il sito archeologico di Saqqara, non ha ancora rivelato i suoi segreti e ce ne sono molti altri a venire”.

Considerando le innumerevoli conferenze stampa che si sono succedute negli ultimi anni a rivelare gli splendidi reperti ritrovati, non si stenta a crederlo.

Altre immagini dallo scavo


Clicca QUI per la scoperta della tomba di Panehsy avvenuta lo scorso Aprile, ovviamente a Saqqara.

Se poi volete saperne di più sulla necropoli, non potete perdervi “I Tesori di Saqqara“, sezione della nostra Raccolta Bibliografica.

Fonti

Elena Cappannella

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