Scoperti ad Heliopolis reperti del Faraone Cheope

Il 13 giugno sulla pagina del Ministero del Turismo e delle Antichità è apparsa la notizia di una affascinante scoperta a Heliopolis, nella periferia del Cairo. La missione tedesco-egiziana che lavora in zona ha infatti portato alla luce una serie di reperti risalenti a periodi diversi; risaltano fra questi dei blocchi di granito risalenti all’epoca del Faraone Cheope (ḫnmw ḫ f w-Khnum-Khufu).

Il 13 giugno la missione archeologica egiziano-tedesca che lavora ad Heliopolis nei pressi di el-Matariya al Cairo ha annunciato la scoperta delle fondamenta del Tempio del Sole (Nuovo Regno) e una serie enorme di reperti risalenti a diverse epoche.

Portando alla luce così l’attività edilizia di vari sovrani durante gli oltre 3000 anni di storia egizia.

Ayman Ashmawy, capo della parte egiziana della missione, ha affermato che il team di archeologi è riuscito a trovare alcune prove delle prime costruzioni effettuate in quest’area.

Molti strati archeologici infatti risalgono addirittura alla Dinastia Zero (periodo Naqada III).

La missione ha anche scoperto un pezzo di granito appartenente al re Pepi I (2280 a.C.) con un’iscrizione in rilievo del falco Horus, indicando così la presenza di costruzioni della III e IV dinastia.

Ashmawy ha aggiunto che è stata rinvenuta anche la base di una statua del re Ahmose II, oltre a molti altari del tardo periodo utilizzati forse per i sacrifici.

A supportare la teoria dell’alta presenza di costruzioni di varie epoche, vi sono reperti che risalgono ai regni di Amenemhat II e Amenemhat III, Amenemhat V, Thutmose III, Amenhotep II e III, Horemheb, Ramses II e il Faraone Seti II.

Dietrich Rau, il capo tedesco della missione, ha aggiunto che sono stati rinvenuti anche parti dei sarcofagi e degli altari risalenti ai regni del Faraone Amenemhat IV, del Faraone Ay, di Seti I, e del re Psamtik I.

Inoltre, è stato anche portato alla luce un modello di intaglio al quarzo dalla forma di sfinge del re Amenhotep II e la base di un’enorme statua di scimmia di granito rosa di un babbuino.

In aggiunta a tutti questi ritrovamenti, che già da soli meriterebbero una grande attenzione, gli archeologi della missione egiziano-tedesca hanno rinvenuto una serie di blocchi risalenti addirittura al regno di Cheope (ḫnmw ḫ f w-Khnum-Khufu-IV dinastia).

L’importanza di tale scoperta è stata spiegata da Mostafa Waziry, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità.

È infatti la prima volta che delle antichità del regno del Faraone Cheope sono state scoperte in questa regione.

Gli studiosi ritengono che le pietre facessero parte di un edificio sconosciuto o che potrebbero essere state spostate dall’area delle piramidi di Giza per essere utilizzate come materiali da costruzione nell’era Ramesside, un periodo in cui era comune l’uso di pietre provenienti da edifici storicamente più antichi.

Ovviamente, nuovi scavi sono previsti per individuare altre affascinanti sorprese nascoste sotto le roventi sabbie del deserto.

Altri reperti rinvenuti

Fonti

Elena Cappannella

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