Scoperte in Egitto tombe risalenti all’Antico Regno

Lo aveva detto l’archeologo Zahi Hawass: il 26 gennaio ci sarà una conferenza stampa e verrà annunciata una grande scoperta a Saqqara. E annuncio fu! Giovedì scorso è stata pubblicata la notizia della scoperta di una serie di tombe risalenti all’antico Regno. All’interno di una di queste, una mummia intatta di 4.300 anni. Forse la più antica mai trovata in Egitto.

Alcune delle statue rinvenute.
Fonte: english.ahram.org.eg

Risale al 15 gennaio l’annuncio dell’archeologo Zahi Hawass circa una prossima conferenza stampa che avrebbe mostrato al mondo l’ultima scoperta effettuata nel sito di Saqqara.

Appassionati e non, non sono stati delusi.

Infatti, giovedì 26 gennaio si è tenuta, proprio davanti la piramide a gradoni di Djoser, a Saqqara, una conferenza stampa durante la quale sono state descritte le tombe scoperte, i vari reperti e le mummie, compresa la più intatta e, forse, la più antica mai trovata.

La conferenza stampa.
Fonte: Pagina Facebook Hawass

Andiamo con ordine.

Il sito è quello di Gisr Al-Mudir, a Saqqara.

Qui, la missione archeologica egiziana, guidata dall’archeologo Zahi Hawass, ha portato alla luce un gruppo di tombe appartenenti alla V e VI dinastia dell’Antico Regno.

Sono così numerose da far pensare che tale luogo potesse comprendere un grande cimitero risalente a quel particolare periodo storico.

Fra tutte quelle ritrovate, forse la più significativa è la tomba di Khnumdjedef, ispettore dei funzionari, supervisore dei nobili e sacerdote nel complesso piramidale di Unas, ultimo re della V dinastia.

Dipinti sulla parete della tomba.
Fonte: english.ahram.org.eg

Durante la conferenza stampa, Hawass ha spiegato che le pareti erano riccamente decorate con scene di vita quotidiana ancora ben conservate.

Altra tomba degna di nota (e più grande) è quella di Meri, “custode dei segreti” e assistente del grande condottiero del palazzo.

Ben nove bellissime statue sono state invece portate alla luce in una terza tomba. Diverse erano di servitori, altre rappresentavano vari individui e c’era anche una bella statua di un uomo in piedi, con sua moglie che gli tiene la gamba destra e sua figlia dall’altra parte che tiene un’oca.

Sfortunatamente, nessuna iscrizione sembrava potesse aiutare gli archeologi a identificare i proprietari delle sculture.

Ma l’archeologia è un ricettacolo di sorprese.

Infatti, diversi mesi dopo la scoperta originale, la missione ha trovato una falsa porta proprio vicino a dove erano state scoperte le statue.

Il proprietario si chiamava Messi al quale, a questo punto, potrebbero appartenere le nove statue.

La scoperta più importante, però, secondo l’archeologo egiziano, è stata rinvenuta in fondo al pozzo di 15 metri.

È qui infatti che hanno ritrovato un grande sarcofago calcareo rettangolare, le cui iscrizioni lo fanno appartenere a Hekashepes.

Il sarcofago.
Fonte: Pagina Facebook Hawass

E l’importanza quale sarebbe?

Che è stato rinvenuto ancora sigillato con malta, esattamente come gli Egizi lo avevano lasciato ben 4.300 anni fa.

Ma non è finita qui.

Infatti, ha aggiunto Hawass, quando è stato sollevato il coperchio, la mummia presente all’interno era coperta di foglie d’oro.

Gli archeologi pensano possa essere la mummia più antica e completa trovata, ad oggi, in Egitto.

Infine, in un pozzo profondo 10 metri la missione archeologica ha portato alla luce un gruppo di bellissime statue di legno, tre statue in pietra di un individuo di nome Fetek, nonché un tavolo di offerte e un sarcofago in pietra con la sua mummia.

Tavola d’offerta.
Fonte: www.ilpost.it

Molte sono state le statue rinvenute a Saqqara fino ad oggi, ma probabilmente, negli ultimi anni, questo è il più grande gruppo scoperto.

Una scoperta davvero molto importante questa presentata giovedì perché, come spiegato anche dall’archeologo Ali Abu Deshish che ha partecipato agli scavi, collega i re con le persone che vivevano loro attorno. Addirittura, infatti, venivano anche sepolti vicino ai loro sovrani.

L’ultima scoperta in una settimana caratterizzata da un’altra notizia degna di nota.

Pochi giorni fa, a Luxor, un altro gruppo di archeologi aveva annunciato di aver trovato un antico complesso residenziale risalente all’epoca romana.

Altre immagini dallo scavo

Fonti

Elena Cappannella

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