Luxor: un gennaio pieno di scoperte

È stata una fine di gennaio piena di scoperte nel sito archeologico di Luxor. Ad est dell’antica Tebe, è venuto alla luce il primo centro residenziale d’epoca romana; ad ovest, nel sito di Dra Abu el-Naga, qualche giorno dopo, il Ministero del Turismo e delle Antichità ha annunciato la scoperta di una serie di tombe di famiglia del II periodo Intermedio.

A sn il primo complesso intatto di epoca romana ritrovato nella riva orientale di Luxor; a dx reperti dai 30 pozzi funerari portati alla luce ad ovest di Luxor.

Le tombe di del Secondo Periodo Intermedio-Luxor ovest

L’ultima settimana di gennaio è stata decisamente piena di annunci provenienti dall’Egitto.

Una missione archeologica, guidata da Mostafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha portato alla luce una serie di sepolture di famiglie della XIII dinastia del Secondo Periodo Intermedio.

Waziri ha spiegato che la scoperta, avvenuta durante gli scavi nel cimitero di Dra Abu el-Naga, ad ovest di Luxor, è la prima del suo genere nella regione.

All’interno di queste tombe, costruite su un’area di 50 per 70 metri, sono stati scoperti più di 30 pozzi funerari.

Tra questi, uno apparteneva ad un ministro vissuto durante il regno del re Sobekhotep II. Tale pozzo conteneva un sarcofago intatto di granito rosa di circa 10 tonnellate e con iscritto il suo nome.

All’interno di un altro pozzo, è stata trovata una piccola stele funeraria decorata con una scena raffigurante il suo proprietario, un viceministro, mentre faceva offerte allo stesso sovrano.

Il dott. Fathy Yassin, Direttore Generale delle Antichità dell’Alto Egitto, ha detto che la missione ha anche trovato un edificio in mattoni di fango dedicato alla produzione di offerte.

All’interno, ushabti dipinti di bianco con scritte in ieratico, insieme a una grande collezione di amuleti in faïence in varie forme, una grande quantità di perline e centinaia di sigilli funerari senza un’iscrizione, che distingue proprio l’era precedente al Nuovo Regno.

La prima città residenziale di epoca romana-Luxor est

Qualche giorno prima, il Ministero del Turismo e delle Antichità annunciò che, sempre nella zona di Luxor, ma ad est, gli stessi archeologi avevano scoperto il primo centro residenziale romano intatto mai rinvenuto in Egitto.

La prima città residenziale di epoca romana.
Fonte: egyptindependent.com

Lo scavo, iniziato nel settembre del 2022, aveva già portato alla luce numerosi reperti bizantini, monete romane, parte di un muro e un vecchio magazzino di epoca romana.

Secondo una dichiarazione di Waziri sembra che la città dissotterrata potesse essere un’estensione dell’antica città di Tebe.

Gli archeologi hanno scoperto diverse case e due torri per piccioni che il team pensa possano risalire al II o III secolo d.C.

All’interno di queste ultime, come spiegato dal dott. Yassin, sono stati trovati i resti di vasi di ceramica che potrebbero essere stati usati come nidi improvvisati per i piccioni.

Sono stati portati alla luce anche i resti di diverse officine per la lavorazione e la fusione dei metalli.

Dentro sono stati rinvenuti numerosi vasi, bollitori d’acqua, fiaschi, ceramiche e monete romane in rame e bronzo.

Anfore e monete rinvenute durante lo scavo.
Fonte: egyptindependent.com

Waziri non ha nascosto la propria soddisfazione.

E’ stata una stagione molto promettente e altri lavori di scavo sono previsti nel sito, che potrebbe nascondere ulteriori e interessanti segreti di questa città.

Una settimana intensa, insomma, per tutti gli appassionati e non solo, caratterizzata anche da un’altra scoperta proveniente da un altro importante sito archeologico.

Quello di Saqqara.

Fonti

Elena Cappannella

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