Particolare scoperta a Buto, consacrata in antichità a Uadjet

Il 18 settembre il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziane ha annunciato la scoperta di alcuni oggetti legati al culto della dea Hathor a Tell el-Farain, l’antica Buto, sito archeologico del Delta del Nilo. 

Reperti con immagine della dea Hathor.
Fonte: Pagina Facebook Ministero del Turismo e delle Antichità.

La missione archeologica egiziana, nel mezzo di una serie di scavi condotti a Tell el-Farain, l’antica città di Buto, ha portato alla luce diversi oggetti rituali legati al culto della dea Hathor, risalenti alla XXVI dinastia. 

Su alcuni reperti si leggono infatti i nomi di faraoni come Psammetico I, Apries e Ahmose I, vissuti proprio in quegli anni. 

Parte di un reperto con geroglifici e figure.
Fonte: Pagina Facebook Ministero del Turismo e delle Antichità.

Il dott. Ayman Ashmawy, capo del settore delle antichità dell’antico Egitto, ha dichiarato che il team di archeologi ha scoperto anche la parte di un pilastro in avorio raffigurante Hathor e, tra gli altri reperti, risaltano alcuni incensieri in faience (uno dei quali decorato con la testa di Horus), statuette della dea Hathor, di Thot e della dea ippopotamo Tueret, oltre a diversi vasi in ceramica. 

Ma non è tutto

Infatti, dal comunicato del Ministero del Turismo e delle Antichità si evince come la missione abbia rinvenuto anche una serie di importanti scene, scolpite sull’avorio, che raffiguravano la vita quotidiana dell’antico Egitto: donne che effettuavano sacrifici, flora e fauna del Delta, oltre alla parte di una tavolozza con testi in geroglifico, che raffigurava un re durante il culto. 

Uno dei reperti raffigurante una figura con offerte.
Fonte: Pagina Facebook Ministero del Turismo e delle Antichità.

E’ probabile che nel tempio avessero luogo anche riti purificatori; infatti, Hossam Ghoneim, capo della missione, ha affermato che è stato portato alla luce anche un grande pozzo in calcare per l’acqua sacra, un bagno tolemaico in mattoni rossi con una vasca, e un luogo per il riscaldamento dell’acqua. 

Una scoperta molto particolare, soprattutto se si pensa che, nell’antica città di Buto, anticamente consacrata alla dea serpente Uadjet, sono state invece rinvenute tracce del culto di un’altra divinità. 

Quello della dea Hathor

Altre immagini dallo scavo

Il sito di Tell el-Farain.
Fonte: Pagina Facebook Ministero del Turismo e delle Antichità.
Incensieri con la testa di Horus.
Fonte: Pagina Facebook Ministero del Turismo e delle Antichità.
Testa della dea Hathor.
Fonte: Pagina Facebook Ministero del Turismo e delle Antichità.

Fonti


Qualche tempo fa è stata annunciata la scoperta di alcuni reperti raffiguranti la dea Hathor. In Egitto? NO, in Spagna!

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