La storia di una Regina: la fine di un Regno, la nascita di un Impero

“Cleopatra. La Regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità” è un viaggio tra Oriente e Occidente, tra le due più grandi città dell’epoca: Roma e Alessandria d’Egitto. Alberto Angela, anche come scrittore, ha la capacità di guidare il lettore in un viaggio immersivo tra grandi passioni amorose, guerre e decisioni sbagliate (quelle di Antonio e Cleopatra) o eccezionalmente azzeccate (quelle di Ottaviano). Un viaggio, quello del “tramonto di un regno, l’alba di un impero”.

La copertina del libro.
Fonte: www.harpercollins.it

Cleopatra VII, ultima regina d’Egitto.

Basta questo nome per evocare nell’immaginario collettivo una donna bellissima e sensuale. Complice anche lo straordinario film con gli altrettanto straordinari Liz Taylor e Richard Burton ci si ritrova subito immersi in un periodo di lussi e sfarzi, grandi amori e feroci combattimenti.

Conclusi, come tutti sanno, con l’amara sconfitta ad Azio, il duplice suicidio di Marco Antonio e Cleopatra e la contemporanea nascita della Roma imperiale.

Scopo del testo

Eppure…quanto di questo sarebbe successo se Cleopatra non fosse esistita? E quando?

Cercare di dare una risposta a queste domande è l’obiettivo di Cleopatra. La Regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità, scritto dal noto divulgatore Alberto Angela e pubblicato nel 2018 da Harper Collins Italia.

Angela, nato a Parigi nel 1962, dopo il diploma frequentò Scienze Naturali a Roma, approfondendo poi gli studi seguendo corsi di specializzazione di paleontologia e paleoantropologia.

Per oltre 10 anni svolse attività di ricerca sul campo, finché non intraprese la carriera per la quale è più noto: quella di divulgatore scientifico.

Come il padre, l’altrettanto seguito in televisione Piero Angela, la sua forza è l’eccezionale comunicabilità, l’estrema capacità di utilizzare un linguaggio semplice per far capire a tutti ciò di cui si sta parlando.

La stessa forza, la stessa sensazione di immergersi tra le vie di Roma o di Alessandria, o all’interno dei combattimenti, permea questo libro.

Breve riassunto del testo

Un testo che si concentra su quattordici anni, dal marzo del 44 a.C. all’agosto del 30 a.C., un “passaggio cruciale di Storia”.

A partire dall’atroce morte di Giulio Cesare, dalla quale ebbe inizio tutto, il libro accompagna il lettore in uno straordinario viaggio immersivo, ritrovandosi protagonista di tutti gli eventi che ne seguirono: dalla veloce fuga di Cleopatra da Roma, alla battaglia di Filippi fino alla morte di Bruto, l’ultimo grande congiurato delle Idi di Marzo.

A questo punto, come scrive Angela, “la Storia, con la notte che avvolge la piana di Filippi, volta letteralmente pagina. Con l’alba si apre un nuovo capitolo che vedrà protagoniste tre figure sopravvissute alle vicende che abbiamo appena raccontato, animate da due tipi di passione: l’amore e l’odio. Sono Marco Antonio, Cleopatra e Ottaviano”.

Ed ecco che quindi il testo procede con lo spettacolare (è proprio il caso di dirlo!) incontro tra Antonio e Cleopatra a Tarso e un intero capitolo, L’Amore vero, dedicato alla passionale storia d’amore fra i due.

Amore sì, ma sempre e comunque legato ad interessi politici, sia da parte di Marco Antonio (che ben comprende l’importanza dell’Egitto nel Mediterraneo) che da parte di Cleopatra (che ben conosce l’importanza di tenersi “amica” Roma ed un uomo allora potente con il condottiero romano).

Poi…tutto precipita.

La svolta orientale scelta da Antonio per seguire Cleopatra condurrà le due super-potenze ad una guerra fratricida che culminerà nella battaglia di Azio, disfatta per l’esercito egizio.

Ogni loro decisione successiva sarà poi un totale fallimento, mentre Ottaviano anticiperà le mosse dei nemici e centrerà tutte le scelte.

Come se ormai il destino fosse in moto, fino ad arrivare all’emozionante suicidio dei due protagonisti, lasciando solo e unico Ottaviano.

Il futuro Augusto “avrà poi il tempo e la saggezza di gettare le basi di uno dei più grandi imperi di tutti i tempi, quello di Roma”.

Cleopatra nella Storia

Ecco che, alla fine del libro, risulta ben chiaro come fu fondamentale nella Storia la figura di Cleopatra.

Lo spiega perfettamente Alberto Angela nella conclusione e alle Sue parole lo lasciamo esprimere:

<< Cleopatra è stata come un catalizzatore nelle reazioni chimiche, cioè ha consentito di “accelerare” un processo ormai inevitabile dell’antichità. Ma lo ha fatto in un modo speciale, lasciando un “prodotto” ottenuto dalla reazione davvero straordinario: Ottaviano, forse l’unico capace di fondare un impero. Se questo punto di vista è corretto, allora il mondo moderno, occidentale, deve molto a questa donna >>.

Ed ecco, infine, una delle parole chiavi di questo testo. Non solo Regina e sovrana potente, ma DONNA.

Una donna, in un mondo di uomini.

Non femme fatale, che con il corpo ha conquistato due dei condottieri più potenti della Roma antica. Questo era il cliché maschilista che la propaganda del tempo, a lei ostile, ci ha tramandato.

Studi recenti ci hanno trasmesso un’immagine ben diversa.

Cleopatra era una donna moderna dell’antichità, vissuta nel luogo e nel momento giusto: ad Alessandria, cuore dell’Ellenismo, periodo che permetteva alle donne (soprattutto di stirpe reale) di emergere in un mondo prettamente maschile.

Sensuale sì, ma il suo fascino era quello di una donna curiosa, colta ed istruita. Conosceva le lingue e l’antica arte dell’oratoria, dote preziosa per imporsi nei colloqui diplomatici.

Forse, l’unico che con le parole è riuscito a tenerle testa è stato proprio Ottaviano, in un emozionante dialogo ricostruito alla fine del testo.

Certo, pensare che personaggi del calibro di Cesare e Marco Antonio, guidati solo dalla passione, possano essere stati succubi della Regina, è un po’ troppo.

La verità, come spesso avviene, è forse nel mezzo.

Questa è stata sì una storia d’amore e passione, ma legata comunque a “giochi di potere di altissimo livello”.

Cleopatra è come una “moderna ereditiera”: conquistarla significava conquistare l’Egitto e Roma aveva bisogno dell’Egitto, cosi come quest’ultimo (e, con lui, la sua Regina) aveva bisogno dell’altra grande potenza del Mediterraneo: Roma.

La fine di Cleopatra e dell’Egitto dei Faraoni

Il destino ha deciso diversamente: non un’alleanza, ma una totale vittoria della caput mundi e la fine di un regno durato ben 3000 anni.

Ecco quindi l’epitaffio che lo scrittore lascia alla morte di Cleopatra.

Con la sua vita finisce “un’intera dinastia, quella dei Tolomei, durata trecento anni; ancor di più, è finito l’Ellenismo, quella straordinaria epoca di fioritura culturale iniziata con Alessandro Magno […]; si è estinta, idealmente, tutta la linea di sovrani dell’Antico Egitto che precede quelli tolemaici, affondando in un mondo completamente diverso costituito da dinastie di faraoni. […] Tutto è terminato e si trova lì su quel letto, nel volto pallido di Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto.

Un testo che merita di essere letto, che non pretende assolutamente di sostituirsi, ma di affiancarsi, ai classici volumi di storia antichi, accurati sì, ma privi di “vita”.

Secondo l’autore, infatti, “la storia è anche racconto” ed ecco perché dettagliati dati storici sono descritti usando uno stile narrato.

Ne nascono delle ricostruzioni VEROSIMILI (e lo sottolineiamo come Alberto Angela nell’introduzione) di una realtà che non conosceremo mai con certezza, basati su “dati archeologici e avvalendoci della consulenza di storici contemporanei”.

Un libro che merita di essere letto sì, ma che merita assolutamente anche di essere regalato, esattamente come è arrivato a me.

Grazie, Claudio.

Consigli di Lettura

Volete visitare la nuovissima pagina “Consigli di lettura“?

Elena Cappannella

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *