Gli Hyksos furono davvero degli invasori? Un recente studio racconta un’altra storia

Gli Hyksos sono passati alla storia come il popolo straniero che conquistò l’Egitto con la forza durante il II Periodo Intermedio, portando solo caos e disordini. Oggi, uno studio condotto da Chris Stantis della Bournemouth University ci racconta una storia del tutto diversa, andando a supportare un’altra teoria.

Immaginaria rappresentazione dell’invasione degli Hyksos
Fonte: www.egypttoday.com

Chi erano gli Hyksos?

Dal 3150 a.C al 30 a.C.

Tanto durò il regno dei Faraoni in Egitto. Eppure, come per altri popoli, non fu, come si suol dire, “tutto rosa e fiori”.

Infatti, gli studiosi sono soliti suddividere questo lasso di tempo in Antico Regno, Medio Regno e Nuovo Regno, ognuno dei quali inframezzati da periodi di crisi politica ed economica, conosciuti come “periodi intermedi”.

Durante il II Periodo Intermedio (tra Medio e Nuovo Regno) una popolazione straniera approfittò di tale confusione per salire al potere, dando vita alla XV e XVI dinastia, che passarono alla storia come “dinastia Hyksos”. Questo termine è la forma grecizzata della parola Heka khasut, “capo di paese straniero”, con il quale il Canone Reale conservato al Museo Egizio di Torino identifica la XV dinastia. La parola hyksos poi verrà estesa all’intero gruppo di sovrani stranieri che governerà l’Egitto dal 1638 al 1530 a.C.

Secondo gli storici antichi questi furono gli anni di dominazione straniera, pieni di caos e disordini, che ebbero fine grazie ai sovrani tebani della XVII e XVIII dinastia. Furono loro, infatti, che liberarono gli Egizi dagli Hyksos, conducendo così il Paese in quello splendore che fu il Nuovo Regno.

Ma fu veramente questa la verità?

Un’altra teoria e il recente studio della Bournemouth University

La storia, lo sappiamo bene, è scritta dai vincitori. E’ sempre stato così e, probabilmente, sempre così sarà.

Il racconto che mostrava gli Hyksos come dei violenti conquistatori che, dall’Oriente, occuparono improvvisamente l’Egitto, venne ulteriormente rafforzato dagli scritti del sacerdote greco Manetone, vissuto in epoca tolemaica, nonché dallo storico successivo Giuseppe Flavio.

In realtà, già da diversi anni e precisamente dopo la scoperta, nel 1966, della capitale degli Hyksos nota come Avaris, agli studiosi era sorto qualche dubbio su questa versione della storia.

Infatti, considerando la mancanza di prove archeologiche che attestino una qualche guerra per la presa del potere da parte degli Hyksos, la storia che questi ultimi fossero un popolo di barbari invasori, semplicemente non stava in piedi.

Perciò, potrebbe essere stata la prima e più grande propaganda della storia. In barba a Ramses II e la sua fantomatica vittoria di Qadesh (fu piuttosto un “pareggio” ed avvenne diversi anni dopo)!

Un recente studio, condotto da Chris Stantis ed i suoi colleghi della Bournemouth University, supporta proprio questa teoria.

I ricercatori, infatti, hanno confrontato i livelli degli isotopi di stronzio (87Sr/86Sr) contenuti nei denti di individui sepolti nella necropoli di Avaris (l’odierna Tell el-Dabca), con quelli contenuti nel suolo d’Egitto.

Lo stronzio è un metallo, totalmente innocuo, presente nell’acqua, nel suolo e nelle rocce e che, principalmente attraverso il cibo, si assimila nello smalto dei denti durante la loro formazione (quindi intorno ai 3-8 anni della persona).

I risultati del nuovo studio

I risultati di questo confronto, pubblicati a Luglio su Plos One, hanno permesso di capire la provenienza geografica degli abitanti di Avaris.

Dei 75 corpi analizzati circa la metà è risultata proveniente da varie zone e sepolta nella necropoli già 350 anni prima della dominazione Hyksos. All’incirca lo stesso risultato si ottiene con l’altra metà di individui vissuti proprio durante la XV e XVI dinastia.

Non solo, ma le analisi condotte hanno rilevato una maggiore presenza di individui femminili, risultato che male si adatta ad un’invasione militare, ma piuttosto a matrimoni con uomini egizi, probabilmente per rafforzare delle alleanze.

I dati ottenuti sembrano quindi raccontare un’altra storia:

quella di una città multiculturale (Avaris) in cui durante il periodo di crisi conosciuto come II Periodo Intermedio, un gruppo straniero, gli Hyksos appunto, i cui antenati vi si erano stabiliti da generazioni, introducendo elementi come il cavallo o i carri da guerra, salì al potere senza alcun tipo di violenza.

Nell’articolo pubblicato si sottolinea come questo sia il primo studio che ha utilizzato delle analisi chimiche per decifrare le enigmatiche origini del popolo Hyksos, a supporto e in aggiunta alle precedenti prove archeologiche.

Naturalmente, ulteriori analisi saranno indispensabili per riuscire ad individuare proprio quegli antenati e gli altri residenti stranieri presenti nell’antica città di Avaris.

Fonti

Elena Cappannella

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